Piazzale Loreto: una galleria d’arte, una piazza ipogea, una collina urbana definiscono nuove scenografie urbane.
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Il contesto
Il paesaggio che si presenta raggiungendo piazzale Loreto oggi è dominato dal traffico automobilistico e assolutamente ostile ai pedoni e ai ciclisti che si trovano a doverlo attraversare. La situazione è così compromessa da costituire un elemento di discontinuità all’interno del tessuto urbano, tanto da inficiare negativamente sul potenziale economico e sociale degli edifici e degli esercizi commerciali che vi si affacciano così come sugli spazi commerciali del mezzanino di accesso alla metropolitana.
Il progetto
Il progetto di rigenerazione urbana di Piazzale Loreto assume un ruolo primario nel ricucire parti di città oggi frammentate e nel creare una continuità di relazioni tra i quartieri, oggi fortemente delimitati dalle principali vie di traffico che lo attraversano.
Nella nuova area del piazzale, in cui la circolazione veicolare viene rimodulata su nuovi principi di accessibilità e fruibilità, il progetto architettonico si compone di tre gesti fondamentali che portano all'articolazione dello spazio urbano su più quote, in grado di definire situazioni e scenografie diverse per connettere al meglio tutti i diversi livelli in cui si sviluppa: incisione, deformazione e appoggio.
Incisione: centrata sull’asse di corso Buenos Aires, una grande scalinata degrada in un’ampia piazza ipogea, ricavata incidendo la quota di campagna e portando a cielo aperto l’area centrale del mezzanino di accesso alla metropolitana.
Deformazione: allo spazio della piazza ipogea si contrappone, sul lato di viale Abruzzi – via Andrea Costa, un nuovo volume ottenuto per deformazione positiva della superficie che si presenta come una collina che degrada dolcemente divenendo vero e proprio giardino urbano e nel punto alto base d’appoggio per il nuovo volume lineare della galleria.
Appoggio: progetto di un volume pulito e lineare, una vera e propria galleria, che si appoggia sulla nuova collina e in prossimità dell’edificio esistente di via Antonio Porpora.
Luogo: Milano
Anno: 2020
Progettisti: Atelier delle Verdure, Andrea Tognon Architecture, Stantec, Decisio srl
Incarico: Concorso internazionale
Cliente: C40–Cities Climate Leadership Group, Comune di Milano
Superficie: 26.000mq